Cari soci ed amici olivicoltori, la stagione è conclusa e possiamo tirare le somme. Qualità ottima, dove è stata attuata la lotta biologica territoriale alla mosca e sono stati rispettati tempi e modalità di raccolta, favoriti da un clima perfetto, ma quantità ancora sotto la media per la presenza di zone scariche e per le rese ancora sotto le aspettative. L’autunno sta finendo regalandoci bellissime giornate, consentendo alle piante di recuperare a potature e ferite di raccolta, preparandosi così nel migliore dei modi alla stagione fredda imminente, che come sempre arriverà, se è vero il detto che “ el frec ‘l la maia mia i rat”. Le statistiche dicono che nell’anno del “Nino”, come questo, fenomeno periodico che ogni 5-8 anni innalza la temperatura dell’Oceano Pacifico lungo le coste del Cile, l’inverno sarà da noi più freddo. Ma si sa la statistica non è mai sicura per sua definizione.
Chi non avesse fatto almeno due trattamenti con il rame nel corso dell’anno può approfittare del clima ancora senza gelo per intervenire, specialmente se ha usato abbacchiatori meccanici che creano piccole e diffuse lesioni ai rametti. Abbasseremo così anche il potenziale di inoculo dei patogeni fungini presente in uliveto. Utile anche su piantine in allevamento per indurirle e rallentare la crescita dei teneri germogli, più fragili rispetto ai rigori invernali. Rispettare sempre i dosaggi in etichetta.
Nelle zone vocate non è necessaria la protezione dal freddo delle nuove piantine. Se invece siete al limite della coltivazione per altitudine ed esposizione allora potete proteggere le piantine incappucciandole con l’apposito tessuto non tessuto. Da non usare cellophane e altri materiali non traspiranti che creano condense e sbalzi termici. Controllare e riposizionare al tutore se è il caso i legacci morbidi, in modo da sostenere adeguatamente la piantina in caso di peso da neve.
Questo mese è ideale per mettere mano a motosega e roncola e togliere dove possibile le piante estranee all’oliveto che dovessero ombreggiare: dare luce a una pianta di olivo crea miglioramenti sostanziali, come dare la vista a un cieco. Se avete degli ulivi morti o molto deperiti non aspettate ad estirparli, togliendo dal terreno e bruciando più radici possibile. Lasciate la buca aperta all’azione risanante del gelo e dell’ossigeno anche nel caso non rimettiate la nuova pianta nello stesso posto.
Ora che le giornate sono corte abbiamo più tempo per programmare la nuova prossima stagione olivicola, progettare nuovi impianti e tutte quelle piccole e grandi migliorie che il bravo coltivatore ha a cuore per facilitarsi il lavoro e lasciare a chi verrà un terreno più facile, più fertile e più sano. Se non siete ancora iscritti alla nostra Cooperativa rifletteteci: chi si è associato ha visto la propria attività crescere. La Coop fornisce assistenza, si cura della vendita dell’olio conferito, garantisce sconti su materiali e attrezzature, propone convenzioni e soprattutto crea una squadra sempre pronta a darsi una mano in allegria.
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano.