Cari soci ed amici olivicoltori, l’estate come spesso accade si presenta con forti temporali che se da un lato apportano l’acqua desiderata, dall’altro per la forte intensità, mettono in apprensione per il rischio di danni da vento, grandine e smottamenti. Comunque le nostre olivette si accrescono velocemente denotando una stagione anticipata di due settimane sulla media. Purtroppo, come prevedibile, il caldo durante la fioritura ha penalizzato l’allegagione, quindi la carica è generalmente medio scarsa, ovviamente non mancano numerose eccezioni di oliveti più carichi, o perché hanno prodotto poco lo scorso anno o perché annualmente nutriti in maniera ottimale. Si consoli chi vede poche olive: buone rese in olio normalmente compensano le annate di scarica. Con Luglio entriamo nel vivo della lotta alla mosca olearia. Il monitoraggio avviato a metà maggio segnala con sporadiche catture una presenza di volo. Le femmine feconde stanno aspettando l’ingrossamento delle olive per iniziare le deposizioni. Quando l’olivetta raggiunge il diametro di 8 mm la femmina la ritiene degna del suo uovo. Ogni femmina può infestare alcune centinaia di olive. Si capisce quindi perché l’eliminazione precoce delle fondatrici è basilare per contenere i danni. Gli adulti si eliminano con le ECOTRAP, trappole che attirano la mosca e la uccidono dopo pochi secondi quando questa le tocca. Chi non le avesse ancora piazzate, come consigliato nei lavori di Giugno, si affretti a farlo, è in ritardo. Alla metà del mese dobbiamo raddoppiare la presenza delle ECOTRAP fino ad 1 per pianta per ulivi isolati o in piccoli gruppi, mentre negli uliveti con più di venti piante, rinforzare il perimetro fino ad 1 trappola per pianta e coprire poi l’interno con le restanti trappole per arrivare ad una media di 1 trappola ogni 2 piante. Impariamo a riconoscere le punture di mosca sulla buccia delle olive, come da foto allegata si presentano come puntini acuti triangolari infossati e scuri.
Osserviamo settimanalmente 100 olive a caso nell’oliveto, anche senza coglierle. Per la lotta adulticida la soglia i intervento è molto bassa, basta il 2% per darci il segnale che è ora di trattare. Si prevede l’intervento dopo metà luglio. Quest’anno, in seguito ai risultati positivi di chi lo ha già testato, proveremo anche noi il Caolino. Si tratta di una polvere di argilla bianca che mascherando le olive dal punto di vista visivo e olfattivo salvaguarda l’oliva dall’attacco della mosca. Purtroppo è facilmente dilavabile, per attenuare questo inconveniente si aggiunge preventivamente all’acqua del trattamento un apposito sapone molle potassico con funzione adesivante e bagnante. Alla miscela aggiungiamo anche rame idrossido per la sua nota attività repellente rispetto la mosca, nonché antifungina, il che non guasta mai nei periodi piovosi. Questi i dosaggi e le precedenze per 100 litri di acqua: sciogliere prima 50 g di sapone potassico, aggiungere 300 g di rame idrossido, aggiungere 4 kg di caolino, sempre mescolando. Tutti i prodotti sono disponibili in Cooperativa. Al caolino è attribuito anche un effetto concimante, come verificato da analisi effettuate, riscontrabile col miglioramento della qualità delle olive in resa e polifenoli. Nel caso a fine mese, il monitoraggio sulle olive raggiunga il 5% di punture evidenziando un’altra annata di mosca, allora, oltre al trattamento dissuasivo e repellente con caolino e rame come già detto, applichiamo come esca insetticida localizzata lo Spintor Fly, con le consuete modalità spot, a cadenza di dieci giorni. Il tutto può sembrare laborioso, ma ottenere olive di qualità senza usare insetticidi fosforganici richiede da parte nostra uno sforzo di competenza e di professionalità . Terminiamo il secondo sfalcio o trinciatura dell’erba. Seguiamo nei Nuovi impianti: verificare il corretto accrescimento delle cime scelte eliminando i rametti verticali concorrenti.
DIFESA OLIVE DA MOSCA OLEARIA 2017