Cari soci, la pioggia finalmente ha dissetato la nostra terra. Le temperature ancora fresche fanno procedere lentamente la vegetazione, ma sono ormai bene evidenti le mignole, copiose, che preannunciano la carica che tutti aspettiamo.
Prima che i bocciolini siano ingrossati e’ il momento ideale per il trattamento a base di rame. Lo scopo è abbattere la carica fungina e batterica patogena, prima che possa infettare la nuova vegetazione. In sede troverete i formulati di rame selezionati sul mercato. Non allarmatevi se dopo il trattamento cadranno anche parecchie foglie, è l’effetto del rame su quelle colpite dal fungo chiamato “occhio di pavone”, ed è un bene che cadano. Una volta in terra non sono più contagiose. Se ne cadono poche significa che la pianta è poco infetta perchè ben curata.
Approfittiamo di questo trattamento fondamentale di difesa per abbinare una concimazione fogliare con alghe marine e boro. Attenzione a non eccedere col boro, un suo sovradosaggio ha effetto contrario.
Anche la difesa dalla mosca olearia, il nostro nemico numero uno, è bene farla partire subito con la posa delle trappole Flypack. I nostri amici del Garda Trentino le hanno già esposte da fine aprile. La cattura massale è un tipo di lotta a cui non siamo ancora ben abituati. La vecchia scuola di difesa fitosanitaria ci suggeriva di intervenire con l’insetticida quando l’oliva è abbastanza grande da essere ricettiva per la deposizione dell’uovo della mosca. Invece con la cattura massale si gioca d’anticipo eliminando le prime mosche svernate perchè non arrivino al momento della deposizione. Tenere la popolazione della mosca su livelli bassi permette di arrivare al frantoio con una percentuale di bacato nei limiti di qualità. Inoltre siccome le trappole Flypack sono garantite con durata di almeno 6 mesi posandole ora funzionano fino al raccolto, dopo sarebbero in parte sprecate. Sono disponibili da subito in sede. Una ogni 5 piante per uliveti di una certa superficie, cioè almeno una cinquantina di piante. Più le piante sono isolate più trappole occorre mettere. La singola pianta in giardino necessita della sua trappola. Al momento della posa si toglie quella vecchia.
Procedere con lo sfalcio dell’erba, se possibile lasciare quella tagliata sul posto per migliorare il terreno. Attenzione a non toccare e ferire la corteccia delle piante con gli organi di taglio.
Una buona notizia: è sul mercato un nuovo prodotto autorizzato contro la rogna dell’olivo. Si chiama Serenade Aso, della ditta Bayer, è biologico, a base del microrganismo Bacillus Subtilis, e risulta più efficace del rame per contrastare il batterio della rogna in caso di microferite, come quelle causate dall’uso degli abbacchiatori, da gelate o grandinate. Ha quindi una efficacia preventiva, non esistendo infatti nulla che possa curare la rogna. Risulta efficace anche contro occhio di pavone e lebbra. Se i soci manifesteranno il loro interesse a provare il prodotto la Cooperativa si attiverà per procurarlo.
Buon lavoro a tutti
Il vostro Gigi Castellano