Cari soci, sebbene in tempi difficili, con una guerra vicina coi suoi lutti e rovine, una pandemia non
ancora risolta, cambiamenti climatici, combustibili fossili e materie prime che rincarano…la vita non si
ferma, la natura non si scoraggia mai, e così noi olivicoltori di buona volontà proseguiamo nella cura
delle nostre piante e dei nostri terreni al meglio, consapevoli del grande valore che la cura del territorio
comporta, e della profonda simbologia di pace delle nostre piante di ulivo.
L’inverno sta terminando sempre secco e ventoso ma non gelido. Gli ulivi ne stanno uscendo senza danni, promettenti l’anno di carica che l’alternanza prevede. Al momento solo le giovani piantine necessitano di ricevere un apporto di
acqua. Con marzo tutte le principali pratiche colturali sono da avviare e terminare entro i primi giorni di
maggio. L’ordine cronologico è: concimazione, potatura, difesa fitosanitaria, ma tutti e tre questi lavori
sono di pari valore, indispensabili per mantenere le piante sane ed efficienti. La concimazione migliore è
quella organica perché mantiene e migliora i cicli vitali dei microrganismi del suolo, intermediari
nell’assorbimento radicale delle piante. Con la concimazione organica ci prefiggiamo di apportare
soprattutto azoto, elemento prezioso nella crescita dei vegetali. Sappiamo che l’uliveto in produzione
mediamente consuma 90 kg di azoto per ettaro ogni anno, facendo le dovute proporzioni con la
percentuale di azoto contenuta nel fertilizzante organico scelto ( per esempio: letame maturo 0,5%;
stallatico Fomet in Cooperativa 3,1%; organico pellettato Progress in Cooperativa 6%) ne risultano circa
per pianta adulta 7 kg di Fomet, oppure 3 kg di Progress, oppure 50 kg di letame maturo…Nei fertilizzanti
organici oltre all’azoto sono ben presenti anche gli altri due minerali più importanti nella nutrizione:
fosforo e potassio. Per esempio lo stallatico Fomet ha titolo 3,1-3-3 che sono rispettivamente le
percentuali contenute di azoto, fosforo e potassio, con rispettivi simboli N,P,K. Siccome l’uliveto in
produzione consuma oltre ai 90 kg di azoto per ettaro anche 60 di fosforo e 90 di potassio, ne risulta che
col Fomet se soddisfiamo l’azoto anche gli altri due elementi sono già soddisfatti. Questo in un terreno
fertile, cioè ben dotato. Se invece il vostro terreno alle analisi chimiche è carente di fosforo o potassio
occorre aggiungere una concimazione minerale. In Cooperativa sono presenti a questo scopo concimi
naturali di origine da cava sia potassici che potassio magnesiaci che fosfatici.
Provveduto alla concimazione occorre potare. Ricordate sempre l’impostazione ideale nel nostro ambiente
limite per insolazione che è il vaso policonico a 3 branche, altezza massima 6 metri. Nell’anno di carica lo
sfoltimento delle branchette fruttifere è un poco più spinto, allo scopo di limitare l’alternanza di
produzione il prossimo anno. Cercate durante la potatura di mondare le parti colpite in maniera intensa
dalla rogna, vistose escrescenze presenti sui rami infettati da questo batterio che negli ultimi anni si sta
diffondendo in maniera esplosiva a causa delle microferite inferte in raccolta dagli abbacchiatori
meccanici. Se la pianta è molto colpita non possiamo eliminare contemporaneamente tutta la rogna,
sarebbe troppo penalizzante per la pianta stessa e nel riscoppio vegetativo la malattia si ripresenterebbe
sicuramente. Quindi dovremo abituarci a convivere e gradualmente ogni anno ripulire le parti più colpite,
questo fino a che la ricerca scientifica non metta a disposizione prodotti efficaci. Promettente anche in
questo caso la lotta microbiologica, si stanno sperimentando dei batteri attenuati della stessa specie a
soppiantare quelli più sintomatici.
Dopo la potatura, meglio se entro un paio di giorni da questa, un trattamento a base di un formulato di
rame disinfetta i tagli dall’ingresso della rogna e aiuta a contenere anche le malattie fungine come occhio
di pavone, lebbra, piombatura. Associamo al rame un concime fogliare a base di alghe brune per
compensare le eventuali carenze di elementi minori e favorire la ripresa vegetativa.
A metà marzo l’annuale distribuzione delle nuove piantine di ulivo. Sul sito della Cooperativa troverete
date e dettagli.
Siete ancora in tempo a prenotare piantine di ulivo, anche online cliccando sul seguente link:
https://forms.gle/yF5R4FiGZ42dzCjy6
Sarebbe bello cari soci rivederci in quella occasione per salutarci e rinforzare il nostro
spirito cooperativo visto anche il momento non facile che la nostra Cooperativa sta attraversando a causa
degli scarsi conferimenti di olio, delle chiusure forzate del periodo Covid e dei crescenti costi e
adempimenti burocratici.
Buon lavoro a tutti
Il vostro Gigi Castellano