Cari soci e tutti voi appassionati di olivicoltura che ci seguite, il sole sempre più basso all’orizzonte, le giornate corte, ci invitano a ridurre le attività all’aperto e a riflettere sull’annata trascorsa e su quella prossima. Il raccolto come sapete è stato molto precoce e il meteo talmente favorevole che la campagna è stata praticamente un blitz, tanto da prendere in contropiede alcuni di noi e vedere ancora olive sulle piante, specie quelle più marginali per carica e posizione. Una più idonea programmazione dell’impegnativo lavoro di raccolta, una maggiore consapevolezza del valore non solo economico delle olive sulle piante scariche e un anticipo nell’apertura dei frantoi avrebbe portato a completare meglio l’olivagione. In ogni caso il raccolto è stato mediamente scarso in quantità, tuttavia le rese discrete e la sanità delle drupe che ci hanno dato un ottimo olio, ci portano a concludere che l’annata non è stata poi così tragica. Le ragioni della scarica sono diverse: annata precedente di carica, 30° in fioritura, sfasamento di impollinazione incrociata fra leccini e pendolini, elevata cascola da siccità in luglio, grandine. L’insegnamento che deve trarre chi ha raccolto poco è: curare meglio la concimazione per ovviare all’alternanza; inserire altri impollinatori diversi dal pendolino, ad esempio maurino e moraiolo, per offrire un più ampio periodo utile al leccino; irrigare, se possibile, all’indurimento del nocciolo. Sul caldo precoce ovviamente non possiamo farci niente, per quanto riguarda la grandine alcuni soci hanno sperimentato quest’anno un’assicurazione con risultati di chiara convenienza per cui il prossimo anno tutti i soci potranno avvalersi di una proposta di questa forma economica di protezione. Tornando alla pratica in uliveto, raccomando il trattamento rameico post raccolta quando le piante hanno subito l’azione degli abbacchiatori e per quelle piante non ramate in settembre. Il trattamento va fatto con temperature di almeno due o tre gradi sopra zero per limitare possibili effetti fitotossici del rame, in assenza di vento e non in previsione di piogge imminenti che dilaverebbero il prodotto prima della sua azione sanitaria. Tutti i prodotti rameici presenti in sede sono efficaci, tuttavia un nuovo formulato a disposizione, che abbina idrossido e ossicloruro unisce i pregi di entrambi i formulati. Al rame abbiniamo le alghe brune ( prodotto a disposizione in Cooperativa ) che grazie alla presenza di microelementi e composti organici marini, conferiscono maggiore resistenza agli stress climatici, freddo compreso. Inizia anche la stagione utile per fare pulizia di cespugli e alberi che ombreggiano gli ulivi e ostacolano il lavoro. Astenetevi da qualsiasi intervento di concimazione e potatura. Invece controllate tutori e legacci delle piante giovani così che possano resistere anche a possibili nevicate. E se avete tempo effettuate tutti i piccoli o grandi miglioramenti fondiari utili a mitigare le pendenze, agevolare i trasporti e facilitare la futura stesura delle reti. La sempre più massiccia invasione degli ungulati selvatici, se osserviamo danni da brucatura o scortecciamento da corna, ci porta anche a pensare e realizzare delle recinzioni elettriche a cinque fili distanti 20 cm tra di loro, che si sono rivelate strumenti efficaci. Elettrificatori con pannellino fotovoltaico annesso garantiscono continuità di impulso elettrico. Per la sicurezza delle persone segnalate come di dovere le recinzioni elettriche: la scarica non è dannosa ma comunque spiacevole. A questo punto godiamoci anche il meritato riposo che le festività ci invitano a fare in famiglia e con gli amici: a proposito non mancate di prenotarvi alla cena sociale del prossimo 15 dicembre. Con i migliori auguri. Gigi Castellano