Cari soci ed appassionati, quest’anno il freddo non intenso ma prolungato sta ritardando il risveglio vegetativo con conseguenze che si trascineranno ad un prevedibile ritardo fino alla raccolta. L’unico vantaggio è che i ritardatari possono ancora svolgere efficacemente le operazioni di concimazione già indicate nei lavori di febbraio.
Aprile è un mese ancora buono per la potatura. Riferitevi ai consigli del mese di marzo e non mancate alla giornata dimostrativa del giorno 14 presso l’uliveto di Conca Enrico a Perledo ( vedi informazioni sul sito ). Qui vorrei aggiungere un consiglio per chi dovesse eliminare una grossa branca: con la pratica della decorticazione anulare otteniamo una abbondante messa a frutto della branca stessa senza che questa cresca, rimandando a dopo la raccolta l’eliminazione. Come procedere: nel tratto iniziale della branca si incide la corteccia ( non il legno ) asprtandone un anello largo quanto il diametro della branca stessa. In questo modo la linfa elaborata che proviene dalle foglie resta a disposizione totalmente provocando abbondante frutto, alla raccolta di novembre potremo tagliare definitivamente il ramo.
Con le piantine appena acquistate completate le nuove piantagioni come descritto a gennaio. Se il terreno è baganato rimandate l’operazione di piantagione. Raccomando ancora di non stare sotto i 5 metri di distanza misurati in bolla, di fare buche di 80×80 cm almeno, in profondità ne asportate 50 cm ed i restanti 30 li smuovete col piccone. I concimi potassici e fosfatici ( a magazzino abbiamo il solfato di potassio 50 e il fosfato naturale tenero 29 entrambi bio ), 500 grammi ognuno, li spargete sul comulo di terra scavata in modo che riempiendola si distribuiscano omogeneamente. Prima di riempire fissate al centro un tutore di legno di castagno, diametro 6-8 cm, lunghezza di 2 metri in modo che sporga circa 1,5 m da terra. Tenete a livello, senza interrarlo, il pane di terra della piantina. Accorciate la piantina ad 80 cm circa, in corrispondenza di un buon rametto rivolto a monte; legate ad 8 al tutore con un apposito legaccio elastico; spargete in superficie in modica quantità il concime organico. Dare subito 10 l d’acqua per assestare la terra, e successivamente quando non piove ogni 2 settimane fino all’autunno. Un tubo, tipo passacavi flessibili da interro, tagliato per poterlo infilare, lungo 30 cm circa, proteggerà dal decespugliatore il colletto nei primi anni.
Nell’ultima decade di aprile si consiglia di eseguire il primo taglio dell’erba, che se non serve per gli erbivori, sarà lasciata dove cade destinata a formare humus.
Al termine della potatura è utile, ma non tassativo, dare il rame con l’atomizzatore, seguendo le dosi in etichetta.
Se durante la potatura avete osservato disseccamenti causati da verticillosi, riconoscibili perchè le foglie permangono a lungo secche sul ramo, oltre ad avere abbassato la branca con seccumi fino ad un ramo sicuramente sano e disinfettato gli attrezzi con alcool, bruciate il meteriale infetto e bagnate il terreno sotto la chioma della pianta malata dalla metà di aprile con le micorrizze antagoniste Symbimic, disponibili a magazzino, alle dose di 10 grammi per pianta diluite in sufficiente acqua e prima di una pioggia per favorire la penetrazione .
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano