Cari soci e amici olivicoltori, l’olivagione è ormai terminata, i risultati quantitativi si confermano scarsi con rese da record negativo che a memoria d’uomo non si erano mai viste. Anche la situazione negli oliveti prosegue nello stile 2014: bagnata. Le piante stanno soffrendo, con defogliamenti a volte consistenti. Dobbiamo rassegnarci probabilmente a questo cambiamento climatico attuando tutti gli accorgimenti e le pratiche necessarie che in sostanza si riassumono in: aumento del numero dei trattamenti rameici, difesa dalla cocciniglia dove presente, sistemazione degli scoli e dei drenaggi per favorire il deflusso delle acque meteoriche.
Dopo aver sgombrato le remolive, chi non avesse già dato il rame in post raccolta a novembre deve intervenire ora approfittando di una giornata asciutta senza vento e con temperature di almeno due gradi sopra lo zero. Valutate il limite massimo di 6 kg /ha/ anno di rame puro a cui devono attenersi gli agricoltori biologici. Infatti il rame si fissa e si accumula nel terreno deprimendone col tempo l’attività microbiologica, vero motore della fertilità. Questi limiti sono per altro molto difficilmente raggiungibili negli oliveti, specialmente usando i moderni formulati a basso dosaggio.
Come già detto in novembre, se avete presenza di cocciniglia mezzo grano di pepe, invece del rame usate il polisolfuro di calcio al 10% cercando di bagnare bene anche sotto le foglie dove si trovano le neanidi dell’insetto. Il prodotto, ammesso nel biologico, agisce sia come fungicida che come insetticida per contatto.
Solo se sono previste gelate eccezionali proteggete i nuovi impianti avvolgendo i giovani olivi con tessuto-non tessuto. Controllate tutori e legacci elastici che devono resistere al peso di eventuali nevicate.
Astenetevi da qualsiasi concimazione azotata, organiche comprese, e da qualsiasi potatura fino alla fine dell’inverno. Assai utile invece usare la motosega per liberare gli ulivi dall’ombra tagliando eventuali vostre essenze boschive sui confini, se non vostre ovviamente col consenso dei confinanti. Per questi interventi non occorre la segnalazione alla forestale essendo sfolli e diradi sempre consentiti.
Nelle pause festive niente di meglio che, oltre a stare vicini ai propri cari e godere il fuoco scoppiettante, programmare e progettare tutti gli interventi utili a migliorare i nostri fondi, sistemazioni dei terrazzamenti, accessibilità, prevenzione dell’erosione… ricordiamoci che ognuno di noi nel suo piccolo è il custode del territorio che ha in cura e che un piccolo dissesto oggi potrebbe diventare un grande problema domani.
Auguri di buone feste!
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano