Cari soci e amici olivicoltori, iniziamo il nuovo anno con l’augurio che sia ricco di soddisfazioni, anche per la nostra olivicoltura, che il nostro impegno sia ripagato da frutti abbondanti e sani. L’inverno finora non ha ancora mostrato il suo volto duro, nessuna gelata che sia penetrata abbastanza nel terreno a devitalizzare le pupe della mosca olearia, nessuna forte nevicata che abbia provocato rotture di branche. Vedremo, abbiamo imparato che ogni anno è a sé, noi teniamoci pronti a tutte le possibili risposte. Ad esempio in caso di neve abbondante scrolliamola via dai nostri sempreverdi con l’ausilio di pertiche. La fioritura indicatrice del Calicantus è avvenuta a Natale dandoci la previsione di un’annata regolare, né precoce né tardiva. In gennaio non è ancora tempo di svegliare gli ulivi con concimazioni e potature, lasciamoli riposare. E’ invece il tempo ideale per dedicarci alle sistemazioni del terreno. Dove osserviamo dei possibili miglioramenti valutiamo di realizzarli. Dal semplice livellamento con scavo e riporto di piccoli avvallamenti, alla manutenzione o creazione di muretti a secco per il contenimento della terra, alla sistemazione di strade di accesso, allo sgombero di ostacoli e ceppaie, al taglio o estirpamento delle eventuali piante del bosco che dovessero recare ombreggiamenti, alla recinzione a difesa degli ungulati, un piccolo deposito per gli attrezzi…non troveremo l’occasione di annoiarci, a dispetto di chi dice che d’inverno il coltivatore non fa niente. E se piove o nevica ci aspetta il nostro angolo officina dove fare la manutenzione di macchine e attrezzi. Anche per i nuovi impianti è opportuno aprire ora le buche per ossigenare la terra. Le distanze consigliate sono non meno di 6 m sul piano e 5, misurando in bolla, sul pendio. Allineate le piante lungo filari regolari così da essere facilitati nella posa delle reti a strisce. La disposizione che sfrutta meglio lo spazio è a quinconce ( file sfalsate a formare triangoli equilateri ). La dimensione delle buche di 80 cm cubi, separate i sassi per poi rimetterli sul fondo come drenaggio. Le varietà consigliate sono Frantoio 50% e Leccino 30%, come impollinatori Pendolino 5%, Moraiolo o Maurino 5%, resta un 10% in cui potete aumentare le varietà dette o sbizzarrirvi. Se vi piace la nota amara nell’olio e non siete in zone troppo fredde consiglio la Coratina, pugliese. Una varietà che sta conoscendo una nuova diffusione e si presta ai nostri ambienti è il Piantone di Mogliano, marchigiana, di vigore contenuto nonostante il nome, entra precocemente in produzione e molto produttiva, dall’olio particolarmente fruttato. Anche il Leccio del Corno, che è una varietà toscana tardiva ricca di polifenoli e che merita diffusione per la sua resistenza alle malattie fungine, non soggetta all’alternanza e indifferente al freddo: unica varietà indenne alla gelata storica del 1929 (vedi diagramma temperature). La nostra Cooperativa come tutti gli anni si premura di selezionare per voi le migliori piantine offerte dai nostri vivaisti di fiducia, in particolare la varietà frantoio è riprodotta da marze di piante secolari di Perledo e Bellagio, quindi sicuramente ambientate. In Febbraio uscirà il manifesto della Campagna di piantumazione 2018 con l’apertura delle prenotazioni delle piantine, che verranno distribuite nel periodo ottimale di metà marzo. Non ultimo chi non fosse ancora socio rifletta sui vantaggi della cooperazione: dare spazio ad una realtà economica vitale sul nostro territorio, creata e sviluppata dai soci per rispondere a tutte le proprie esigenze. In pratica acquistare all’ingrosso a prezzi vantaggiosi mezzi tecnici e non solo, collaborare nei momenti più impegnativi, come raccolta e potatura, mettere a disposizione le attrezzature comuni, curare l’aspetto burocratico che la legge prevede, per chi avesse olio in eccedenza in zona DOP è possibile conferirlo a prezzo molto interessante; far parte di un gruppo attivo e affiatato….Vi aspettiamo!
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano