Cari soci e amici olivicoltori, siamo entrati nella stagione delle piogge? Un maggio fresco e umido ha rallentato la vegetazione e solo ora, al 2 di giugno, qui in Perledo osserviamo i primi fiorellini aperti. Ci auguriamo che il tempo torni soleggiato e arioso per favorire la fecondazione di una fioritura che si presenta eccezionale, dopo due annate poco soddisfacenti. Purtroppo in agricoltura siamo nelle mani del clima e sarà la sua evoluzione a decidere quali coltivazioni si affermeranno in futuro. Come olivicoltori dobbiamo augurarci che le precipitazioni si mantengano almeno entro i due metri l’anno. L’anno scorso furono 1,1 m e gli ulivi recuperarono il disastroso 2014 ( 2,5 metri d’acqua ), per statistica prima del 2006 normalmente era sotto il metro.
Il lavoro più importante in questo mese è installare le trappole contro la mosca olearia. Il momento ottimale è nell’ultima decade del mese. Infatti anche se le olivine sono appena allegate e non recettive, le mosche fondatrici delle generazioni volano già numerose ed occorre attirarle e decimarle per bloccare sul nascere la loro moltiplicazione. Ricordiamoci che si tratta di una lotta territoriale, quindi bisogna promuoverne la più ampia diffusione perché tutti ne traggano beneficio. Ogni singolo olivicoltore deve parlare con i vicini ed incoraggiare questa pratica, che finora si è dimostrata valida dove attuata, riuscendo a mantenere sane le olive in annate con medio-bassa pressione dell’insetto, e a limitare i danni in annate di forte pressione, con olive comunque lavorabili. In Cooperativa distribuiamo due tipi di trappole, entrambe valide, consentite nel biologico perché il veleno anziché essere distribuito nell’ambiente è concentrato sulle trappole, che contengono attrattivi per la mosca di tipo alimentare e sessuale e sono impregnate esternamente di un insetticida piretroide che contamina le mosche che si posano sopra andando poi a morire in breve tempo. Per manipolarle in sicurezza dobbiamo indossare guanti in nitrile facendo attenzione a non portare i guanti al volto, con una tuta non contaminiamo i vestiti se toccati dai guanti. Si installano verso sud a due metri d’altezza, non raggiungibili dai bambini, non in pieno sole perché aumenterebbe la velocità di rilascio degli attrattivi diminuendone il tempo di efficacia, in posizione libera per evitare sfregamenti con rami e foglie. Al momento dell’acquisto potrete comunque avere tutte le istruzioni necessarie. A regime il numero di trappole è una ogni due piante. Consiglio per modulare la durata di installarne 1 ogni 4 subito dopo 20 giugno, così da avere immediata efficacia e infittire dopo un mese fino ad una pianta sì ed una no per proteggere le olive ormai recettive.
Nei nuovi impianti controlliamo tutori e legacci e teniamo libero dalle erbe spontanee intorno alla piantina, zappando o pacciamando. Seguiamo e indirizziamo la crescita dei germogli apicali delle tre branchette scelte isolandole con pochi e leggeri tagli che ne evidenzino la supremazia e la direzione ad aprire del vaso.
Volendo ci avanza tempo per eseguire piccoli o grandi lavori di miglioramento fondiario, come muretti di sostegno da sistemare o accessi da migliorare, recinzioni o recinti elettrici per caprioli, che sempre più numerosi possono compromettere le piantine in allevamento e non solo, brucandone i germogli o spelando la corteccia con lo sfregamento. Segnalate questi danni all’ufficio caccia, ora in regione.
La nostra Cooperativa si propone come centro di informazione in olivicoltura e di cultura agricola in generale: vi aspettiamo quindi per i nostri consigli e per ascoltare le vostre proposte ed idee, gli orari di apertura del negozio sono sul sito www.olicoop.it, mentre per un incontro con il Presidente ed il direttivo tutti i lunedì sera dalle 20,30.
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano