I soci ed amici, anche giugno come maggio è stato un mese umido, rare le giornate senza precipitazioni, fortunatamente le piante in buona salute hanno retto le avversità e approfittando di qualche mezza giornata buona hanno portato a termine con successo l’allegagione, presentandosi ora cariche di frutticini. Ovviamente non illudiamoci che tutti vengano portati a termine, una certa cascola è fisiologica e anche utile per limitare l’alternanza. Da parte nostra, con le cure adeguate cercheremo di portare a successo l’annata, speriamo che anche l’estate sia finalmente calda e asciutta… entro i giusti limiti ovviamente, ce lo meritiamo.
La prima metà di trappole moschicide, ecotrap o magnet oli ( 1 ogni 4 piante ) dovrebbe essere già stata posizionata a fine giugno per uccidere le mosche fondatrici. Per le superstiti e le nuove arrivate provvederemo a fine luglio raddoppiando le trappole, cioè arrivando a coprire una pianta su due, prolungando anche l’efficacia fino in prossimità della raccolta. Se l’uliveto confina sfortunatamente con altri senza trappole si consiglia un rinforzo del perimetro. Il consueto monitoraggio osserverà l’andamento dei voli , di cui sarete informati. Con le trappole normalmente, come avvenuto finora, dormiremo tranquilli, ma nel caso di attacchi eccezionali potremo usare le altre armi a disposizione e consentite in agricoltura biologica, cioè trattamenti atti a sfavorire ed ostacolare la deposizione, effettuando copertura a base di caolino o dacusol, nuovo prodotto in commercio con prove favorevoli. Si osserva nelle zone che già in passato hanno avuto problemi, un attacco di cocciniglia mezzo grano di pepe, favorita dal clima umido. Intervenire a fine mese alla schiusa delle uova con olio bianco. L’olio minerale è miscibile ai rameici, quindi ne approfittiamo per fermare la fumaggine conseguente e per tamponare le malattie fungine, sempre insidiose nelle annate umide. Il rame è necessario anche nella malaugurata ipotesi di fenomeni grandinigeni, intervenendo al più presto con l’aggiunta dell’estratto di alghe marine per favorire i processi di cicatrizzazione e ripresa vegetativa. In assenza di cocciniglia e grandine al momento non è necessario un terzo trattamento rameico di controllo dell’occhio di pavone, dopo quelli di fine potatura e metà maggio. Però nel caso anche l’estate fosse umida, al superamento della soglia di intervento sarete avvisati per un intervento nel mese di agosto.
Dall’inizio del mese effettuate il secondo sfalcio dell’anno: nei nostri ripidi territori è un bel lavorone da decespugliatore spalleggiato per sudare a volontà…tutta salute, nei fortunati piani più agevole usare un trinciaerba. Lasciate l’erba falciata o trinciata sul posto per fornire humus stabile al terreno. Nei nuovi impianti manteniamo invece il terreno zappato e privo di erbe spontanee intorno alle giovani piante. Rispetto al loro allevamento, pochi semplici tagli vanno eseguiti ora per isolare e favorire gli apici scelti a formare le tre branche che aprono il vaso, evitando così grossi tagli in seguito.
Buona estate e buon lavoro a tutti.
Il responsabile tecnico
Gigi Castellano