Cari Amici e Soci della Cooperativa, i nostri ulivi stanno uscendo tranquilli dalla stagione invernale senza danni da gelo, purtroppo sporadiche branche rotte dalla pesante neve del primo Febbraio. Anche se a guardare il taccuino l’inverno finisce la sera del 20 di Marzo, adesso è ora di dare loro la sveglia con concimazioni e potatura: inizia il lavoro nell’uliveto. Anche chi deve dare inizio all’avventura olivicola con nuovi impianti in questo mese sarà impegnato. Le ampie buche aperte per tempo alle giuste distanze aspettano le piantine che il giorno 16 saranno consegnate ai legittimi proprietari. Lavoriamo bene e con calma, una buona messa a dimora rispecchia perfettamente il detto di “ chi ben comincia…”, e siamo consapevoli che con un’azione ben fatta diamo seguito a un futuro che può essere millenario…una vera ingiustizia, come dice lo zio, se l’olivicoltore è a malapena centenario. Quindi punteremo il solido tutore (potrete trovare tutto in Cooperativa) leggermente a nord rispetto al centro della buca, metteremo sul fondo come drenaggio le pietre emerse dallo scavo e poi gli eventuali cespi d’erba, poi spargeremo sul mucchio della terra di scavo il concime di fondo (1 kg di Kalisop, solfato potassico da miniera + 1 kg di Gasfa, fosfato naturale + 4 kg di Humus Fomet, stallatico compostato) occasione unica e irripetibile per incorporare i concimi. Riempiamo la buca senza pressare avendo attenzione che i concimi si distribuiscano nella massa e alla fine livelliamo. Togliamo due badilate di terra a sud del tutore. Ora prendiamo in mano il nostro giovane ulivo, con coraggio lo capitozziamo a circa 80 cm al di sopra di un gruppetto di rami laterali. Togliamo il vaso e la cannetta e lo collochiamo nella sua buchetta col rametto laterale più bello rivolto a monte. Il livello del suo pane di terra coincide col livello del terreno. Leghiamolo al tutore con l’apposito legaccio elastico formando un otto, in uno o due punti. Non ci resta che bagnare con 10 litri di acqua senza cloro in cui avremo sciolto l’equivalente di un cucchiaio di Symbiomic (inoculo micorrizico per la difesa dai funghi patogeni del terreno) e finalmente brindare anche noi al nuovo uliveto! Ripeteremo l’annaffiatura con sola acqua ogni 10 giorni circa se non dovesse piovere. Per ripetere i brindisi vedete voi …Negli uliveti già in produzione la concimazione media consigliata prevede un apporto di elementi base (azoto, fosforo, potassio) facile da ricordare perché corrisponde alle famose misure delle modelle: rispettivamente 90-60-90 espressi però in kg per ettaro. Risparmiandovi i calcoli sono minimo 7 kg di Humus Fomet per pianta a condizione che lo sfalcio dell’erba venga lasciato sul posto, altrimenti diventano 10 kg. Con piante giovani potete ovviamente ridurre, a 3 anni dall’impianto bastano 3 kg, a 6 anni 4 kg: gli adolescenti mangiano come lupi anche se non producono…Dopo la concimazione interveniamo con la seconda operazione fondamentale: potatura. Abbiamo due mesi, fino a tutto Aprile, per completarla. Si pota per mantenere le piante produttive, giovani e comode, assecondando la loro natura. Non dobbiamo inventarci niente, la forma da creare e mantenere è il “vaso policonico” a tre branche con altezza limite di 6 metri, frutto di innumerevoli esperimenti fatti nei secoli dai contadini del Mediterraneo e codificato dal Roventini nei primi anni del 900 in Toscana. Nei nostri ambienti chi vuole provare altre forme è destinato ad allontanarsi dal successo della coltivazione. Lo vedete ben descritto su Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Vaso_policonico). Come tutti gli anni la nostra Cooperativa effettua una potatura dimostrativa a scopo didattico, aperta a tutti, anche non soci, importante momento di confronto sulle tecniche in olivicoltura. Quest’anno sarà Domenica 7 Aprile. Tutti i soci sono invitati a proporsi se sentono il bisogno di vedere esempi di potatura nel proprio uliveto: comunicatemi telefonicamente le richieste. Dove la potatura è terminata si consiglia un trattamento a base di rame (preferite idrossido o ossicloruro per i più bassi dosaggi previsti) con aggiunta di alghe brune. Ecco che i tre pilastri per la nuova annata sono gettati: forbice, letame, verderame. Non ci resta che un aiutino da Madre Natura…Buon lavoro a tutti.
Gigi Castellano